lunedì 7 dicembre 2009
Madeleine
E' da un pò che seguo abbastanza assiduamente un collettivo romano di teatro immagine che si chiama Muta Imago. Ne ho scritto recentemente sul portale www.seroxcult.com. Ecco un estratto. Consiglio di vederli, di fronte a molto teatro che si ripete sempre uguale a se stesso, questa giovane esperienza (eppure già molto affermata) ringiovanisce la visione, stimola il coinvolgimento e riesce a creare atmosfere delicate, profonde. In alcuni casi si potrebbe di installazione e performance che si intrecciano e che danno vita ad una narrazione per immagini.
Uno spettacolo intessuto tutto attorno alla dimensione di un’ossessione, l’attesa di un ritorno, la vibrazione di un sogno incerto, che si proietta fuori e dentro le pareti evanescenti della casa della protagonista. In un buio totalizzante e irreale, la luce svela e delinea i contorni di quest’ossessione, il suono acuisce la sensazione tormentata di Madeleine, che ricorda idealmente la protagonista femminile di (a+b)3 in questo ipotetico percorso che allontana i due amanti, per poi farli reincontrare in un sogno tormentato. Rispetto a Lev, in questo spettacolo manca la dimensione temporale: se Lev si svolge attraverso una proiezione nei ricordi e nelle memorie interrotte del protagonista, Madeleine è racchiuso in una notte, in un fumo denso che avvolge perfino il pubblico. La luce diventa strumento rivelatore, creatore di ombre inquietanti e danze ossessive, che si proiettano su architetture effimere: le certezze di Madeleine. Una strana elettricità pervade le cose e fa esplodere ogni soglia, ogni stabilità. Il suono assordante del vento assedia la scena, stravolge ogni sensazione e trascina Madeleine nel vortice del devastante ritorno.
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http://www.seroxcult.com/HOME/News_culturali/Mostre_di_arte_virtuali/PERFORMANCE/MUTA_IMAGO/MADELEIN_tp7_pg43_id9418.aspx
RispondiEliminamuta imago...davvero avanti!
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